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La sicurezza sul lavoro e quindi l'esposizione dell'operatore a rischi durante lo svolgimento del suo compito è un aspetto del mondo del lavoro molto sentito, c'è quindi una regolamentazione in continuo mutamento al fine di soddisfare le richieste sempre crescenti di tutela del lavoratore.

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Nel settore dei campi elettromagnetici un lavoratore è soggetto continuamente ad agenti fisici che, nel lungo periodo potrebbero provocare l'insorgere di patologie cancerogene. Anche se al momento non si dispone di prove scientifiche accertate dell’esistenza di una relazione causale tra i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con l'insorgere di questo tipo di gravi patologie, il parlamento europeo ha deliberato il 26 Giugno del 2013, la direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) abrogando la direttiva 2004/40/CE.

La necessità di modificare la normativa nasce dalla raccomandazione dell'ICNIRP (Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti) dove è evidenziato che il lavoratore non debba essere sottoposto a un livello di azione (LA) dell’induzione magnetica per esposizione degli arti al campo magnetico localizzato in RMS (root mean square) alla frequenza di 50 Hz superiore a 18 mT.

Adeguarsi al nuovo standard di sicurezza sul lavoro senza inficiare la produttività dell'operatore è stato fin dall'inizio l'obiettivo del dipartimento R&D di MPB che grazie al know-how sviluppato negli anni ha progettato e prodotto il PM50-D-20, il misuratore di campo magnetico portatile in grado di effettuare misure fino a 20 mT per l'intera settimana.

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Applicazioni tipiche dove è possibile il superamento del LA di 18 mT sono da ricercarsi nel settore dell’industria di generazione/trasformazione dell'energia elettrica. Le correnti elevate ad alto amperaggio, generano dei campi magnetici intensi. Il lavoratore che opera sull’impianto, grazie al PM50D-20, potrà in qualsiasi momento sapere il valore del campo magnetico presente nell’area di lavoro mantenendo gli standard di sicurezza sul lavoro. Il misuratore può essere fissato alla cintura o indossato a piacimento, lasciando piena libertà operativa agli arti superiori.

Grazie al PM50-D-20 effettuare le misurazioni richieste dalla normativa di sicurezza sul lavoro è estremamente facile, basta far partire l'acquisizione dati impostando un intervallo di tempo e, a fine misurazione scaricare i dati sul pc. Questo nuovo misuratore può lavorare anche in modalità “data logger” fino a 168 ore garantendo così un monitoring fino a 7 giorni in totale autonomia. Con questo strumento l'operatore viene immediatamente avvertito da un allarme acustico se viene superato il livello di soglia presettato, dandogli la possibilità di allontanarsi dal campo evitando una nociva e prolungata esposizione.

Qualora ci sia la necessità di monitorare campi magnetici prossimi a valori di 20 mT, in specifiche aree e per monitoraggi settimanali, il PM50-D-20 può essere utilizzato anche come centralina di monitoraggio.

Per maggiori informazioni leggere le specifiche tecniche

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